I FATTI
Con tutta la presunzione necessaria e scarse forze a disposizione, nel 2012, l’ END OF THE WEAK nasce anche in Italia: stiamo parlando, per chi ancora non lo sapesse, di un circuito internazionale, nato negli USA, votato alla presa di coscienza, una forma di espressione che elegge l’hiphop a cultura del miglioramento.
Nel giro di due stagioni l’Italia s’è meritata la presenza nel panorama mondiale e quest’anno, per la prima volta nella storia, ha presentato il proprio rappresentante sul palco internazionale delle finali di Londra.
MOURI, ha preso parte all’MC Challenge sfidando altri 7 campioni provenienti dagli USA, Canada, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Svizzera e UK:
grazie a lui, la nostra nazione è sul podio Mondiale al secondo posto, dopo la Francia al primo posto con RES e prima degli USA al terzo posto con RENEGADE.
Parafrasando il nostro Moder, mai è successo prima: abbiamo avuto rappresentanti e riconoscimenti mondiali per il turntablism, per il writing, per il b-boying ma mai per il rap. Abbattuti gli ostacoli della lingua madre, in una sfida dove conta l’attitudine, il flow, l’originalità del suono, la presenza sul palco e la risposta del pubblico, l’Italia ha potuto mostrare la forza delle proprie risorse liriche, in un ambiente dove è data per scontata, spesso sopravvalutata, la supremazia della lingua anglofona.
Il fiore all’occhiello, la cigliegina sulla torta, l’ennesimo riconoscimento è arrivato dal nostro BeatBoxer storico, ALIEN DEE protagonista della finale UK nel round MC vs DJ, il quarto round del Challenge, prevede che il dj di turno selezioni ritmi di qualunque genere e bpm per mettere alla prova gli mc: l’Alieno, in questa occasione, ha prestato le proprie skillz, come consuetudine per il challenge Italiano anche sul palco londinese.
In trasferta DANK, campione della prima stagione italiana, ha preso parte ai cypha showcase inaugurando la serata delle finali. Degno di nota, il cameo della nostra Vaitea, apparsa tra il pubblico e salita sul palco della jam mondiale a conclusione della tre giorni internazionale EOW.
È un risultato inaspettato e così grande da motivare tutto il team EOW Italia, a marciare dritto verso la terza stagione, il 2014, per raggiungere le prossime finali Mondiali che si terranno con tutta probabilità in Canada se non in Uganda.
Rispetto infinito e grazie a tutti coloro che hanno reso possibile la presenza dell’Italia in questa manifestazione a cominciare dal nostro padrino SOUL BOY aka SOULLEE B, Soulove rec Ferrara, Moder e il Cisim, il Link Bologna, Raging Bull mgmt Roma, HipHopKemp e Gold Firenze, ogni promotore, ogni campione ed ogni MC che ha stretto il microfono sul palco EOW.
IL PUNTO
A quale MC non aggrada l’idea di potere persentare le proprie skillz su un palco internazionale?
A quale MC non piace l’idea di potersi confrontare con pari provenienti da ogni parte del mondo?
A quale MC non fa differenza l’essere ascoltato nella propria lingua da un pubblico che a malapena conosce l’esistenza delle rime nel nostro autoctono strettissimo idioma?
L’MC Challenge di End of the Weak soddisfa tutte queste specifiche:
per 4 giorni, nel settembre 2013 il meeting mondiale ha presentato sul palco la potenzialità di una nazione senza confini, senza lingua ufficiale e con poce chiarissime regole: originalità, coinvolgimento, intrattenimento e positività. Non c’è tempo per le offese c’è la jam, non c’è tempo per fraintendersi c’è il groove che è universale: con questi presupposti l’Italia s’è accaparrata il secondo posto sul podio del mondo. Mouri è stato il protagonista di questo piccolo miracolo, ha stracciato per flow, presenza scenica e attitudine, MC potentissimi come Stig of the Dump tre volte campione UK, direttamente sul palco di casa sua, è davanti a Renegade, campione USA e per un soffio è secondo solo a Res, campione francese.
Nel primo round, il minuto di freestyle ha ammutolito di sorpresa l’intero pubblico internazionale e stupito gli 8 giudici. Nel secondo round, la prova accappella, ha fatto suonare l’italiano con inflessioni dialettali come raramente è stato fatto in passato, confermandosi un avversario pericolosamente da non sottovalutare. Nel terzo round, gli oggetti a sorpresa, s’è dato grossa aria incastrando divinamente oggetto con oggetto, financo la bag che li conteneva. Il quarto round, sul beatjuggling è stato emozionante per quanto stile è stato sfoggiato senza mai perdere un colpo nelle variazioni di genere musicale e bpm. Il quinto round, testa a testa in un cypha con Res dalla francia, è stato il finale col botto. Giuro che io stesso ho sentito in tasca la vittoria per l’Italia, carico dell’orgoglio di avere accompagnato alla mondiale un MC dal potenziale unico. Alla somma dei punti della giuria, composta da 8 giudici, uno per paese partecipante, tutti poliglotti, la differenza tra il primo ed il secondo posto era in poco più di una decina di punti e tutti giocati sul terzo round: questo a testimoniare il fatto che poco importa la lingua quando lo stile e l’attitudine sono oltre, un soffio anche al computo delle schede di valutazione. Piovono complimenti e non vi nascondo che in molti non hanno gradito quella piccola differenza di punti che ci ha proclamati secondi al mondo, Mouri ha impressionato, punto e basta: avreste dovuto essere lì per sentirvi grossi assieme al nostro campione, senza l’ala protettiva di un immagine pompata per vendere ai grandi numeri ignoranti, ma con la fame autarchica di portare il proprio stile oltre confine. L’Italia può sentirsi grande ed orgogliosa del proprio rappresentante, era la prima volta che potevamo partecipare ad una riunione mondiale, Canada, USA, UK, Germania, Repubblica Ceca, Francia, Svizzera e Italia hanno insieme creato uno show che ha entusiamato un pubblico eterogeneo tra etnie e idiomi.
Se insieme a tutto questo ci mettete anche che il giorno prima il nostro Alien Dee è stato ospite ufficiale delle selezioni UK, che ha performato per gli MCs inglesi, connotando la gara come juggler del quarto round al beatbox, direi che al ritorno da Londra l’Italia è massiccia agli occhi del mondo.
IL FUTURO
“Facciamo questa roba per i pastori e non per le pecore del gregge” come piace dire a Dank citando RA the Rugged Man.
Nell’EOW ci si espone in prima persona, non abbiamo major alle spalle, non abbiamo contatti nello show biz che ci spianano la strada, non abbiamo sponsor esterni con la grana a perdere, abbiamo fame e fede cieca nelle nostre forze personali.
In programma per la prossima stagione ci sono serate di showcase con i campioni delle edizioni precedenti e i rappresentatni delle nazioni del circuito EOW, vogliamo fomentare lo scambio, creando situazioni di confronto e non ci faremo mancare sorprese dal punto di vista delle produzioni discografiche [parlatene con Apoc&Zesta, il diabolico duo].
Sempre testardi più di arieti continueremo le selezioni locali per arrivare ad una finale nazionale 2014 mantenendo il livello oltre il grado supremo.
Tutte le info sui Challenge mondiali qua https://www.facebook.com/MCChallenge?notif_t=page_new_likes
e su quello italiano qua https://www.facebook.com/pages/End-of-the-Weak-Italia/230875143650762?ref=br_rs
It’s E.O.W.